venerdì 9 gennaio 2015

A SCUOLA SENZA ZAINI

A scuola senza zaino

PON DIDATEC corso Avanzato A.s. 2012/2013

Tutor
Maria Rosaria Cimino

Corsista
Angela Maria Tommasino


Descrizione del contesto

Il Progetto “Verso senza zaino” realizzato nell’a. s. 2007/2008 raccoglieva il meglio dell’elaborazione psico – pedagogica degli anni precedenti (psicologia umanistica, destrutturazione dell’aula, sistema formativo integrato, ecc.) per costruire una comunità educante che coinvolgeva i principali attori educativi (bambini, docenti, famiglie) e proponeva attività scolastiche motivanti, suggestive e di alto valore educativo. Oggi la dizione “senza zaino” rimanda alla sostituzione dei sussidi didattici e del materiale didattico con strumenti informatici, software applicativi e prodotti digitali.Non si tratta di due progetti completamente diversi tra di loro aventi solo un’apparente vicinanza terminologica. Ritengo si tratti della possibilità di proseguire il progetto originario integrato dalle nuove tecnologie didattiche.
Quadro sintetico sugli studenti

Per avviare il Progetto va fatta una valutazione diagnostica dei bambini della classe per conoscere approfonditamente la loro personalità e la loro individualità.
 La classe  composta da 10 alunni, 5 maschi e 5 femmine, tutti regolarmente frequentanti, si presenta all’inizio dell’anno scolastico alquanto eterogenea circa il possesso dei prerequisiti culturali, cognitivi e linguistici specifici. Si rileva , inoltre, l’ambiente socio-familiare di provenienza e il livello culturale della classe , che è medio-basso e si tiene conto delle scarse sollecitazioni culturali, in relazione al possesso dei prerequisiti. A tal proposito la si divide in tre fasce di livello:

  • Un gruppo di alunni evidenzia buone capacità intellettive e un impegno discreto e adeguato alle loro capacità. Sono arrivati a scuola già esperti nell’uso di telefonini, computer, tablet. Hanno sviluppato sensibilità, stili di apprendimento, modalità di interazione interpersonale completamente diversi da quelli tradizionali.
  • Un cospicuo gruppo, invece, possiede una sufficiente capacità di comprensione e di rielaborazione dei messaggi; sempre guidati dal docente nell’esecuzione del lavoro scolastico.
  • La restante parte della scolaresca presenta, infine, una preparazione alquanto lacunosa, necessitando la guida costante del docente.

. Metodologie e risorse abitualmente utilizzate

Didattica multimediale e laboratoriale. Strumentazioni tecnologiche e software che saranno descritti nel paragrafo sulla progettazione dell’ambiente di apprendimento.


Il setting tecnologico

Per l’attività sono  utilizzati vari ambienti della scuola:  il laboratorio multimediale nella quale è istallata una LIM con un efficace collegamento alla rete Internet e alla rete locale.Macchine digitali, software di presentazione  completano il setting tecnologico.
Descrizione della situazione di partenza
Il mio caso vede come protagonisti diversi attori: me stessa, docente di italiano, matematica,scienze,tecnologia nella classe  ,gli alunni che frequentano la seconda classe,i genitori che dedicano e danno alla scuola il loro tempo, le loro competenze lavorative, sussidi, materiali e soprattutto concedono fiducia e disponibilità. gli spazi adeguati e funzionali, l’angolo dei materiali logico – matematici gestito autonomamente dai bambini, la disposizione degli arredi scolastici, le metodologie prevalenti adottate (circle time e attività laboratoriali) trasmettono un senso di operatività, autonomia, autoregolazione proficue e produttive.  


Obiettivi di apprendimento

Gli obiettivi di apprendimento sono quelli individuati dalle nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo.


Descrizione dell’attività

Il progetto “Senza zaini” va inteso come una sperimentazione che deve coinvolgere in più annualità tutti i soggetti educativi, comprese le famiglie. Si devono ideare, progettare, organizzare e realizzare percorsi formativi nuovi che promettono tanto, ma che presentano criticità e presenteranno imprevisti che metteranno a dura prova gli insegnanti. 
La didattica multimediale verrà implementata gradatamente. Ogni lezione verrà preparata da me ricercando e selezionando in rete testi, filmati, immagini attinenti alle problematiche didattico – educative programmate, da mostrare e discutere a scuola. Gli alunni verranno condotti gradualmente, con opportuni stimoli ed aiuti, ad effettuare autonomamente ricerche mirate ed uso ragionato dei dati trovati per affrontare e vivere in modo nuovo le attività didattiche.


La progettazione dell’ambiente di apprendimento

La presentazione degli argomenti attraverso l’utilizzo della Lim e di software di presentazione corredati da immagini e animazioni accattivanti e soprattutto l’utilizzo della rete Internet permetterà agli alunni di progettare ed elaborare un power point. Ciò consentirà loro di sviluppare le proprie idee, presentandole con accuratezza a sé e agli altri, di trovare, interpretare e scambiare informazioni, di organizzarle, di elaborarle, di ritrovarle, di archiviarle e riutilizzarle.



La funzione della tecnologia

Non dobbiamo mai dimenticare che le nuove tecnologie didattiche sono uno strumento, non una metodologia di insegnamento. Il loro uso deve esaltare e facilitare la costruzione di un sistema personale di ideali e valori. Accoglienza, senso di appartenenza, costruzione delle competenze, autonomia di giudizio, capacità di auto orientamento, ecc. sono stati e saranno sempre gli obiettivi di ogni intervento educativo da parte di famiglie e insegnanti che non possono delegare a nessuno i loro obblighi formativi. 


1 commento:

  1. Il Progetto “Verso senza zaino” realizzato nell'a. s. 2007/2008 raccoglieva il meglio dell'elaborazione psico – pedagogica degli anni precedenti ... zscuola.blogspot.it

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