A scuola senza zaino
PON DIDATEC corso Avanzato A.s. 2012/2013
Tutor
Maria Rosaria Cimino
Corsista
Angela Maria Tommasino
Angela Maria Tommasino
Descrizione
del contesto
Il Progetto “Verso senza zaino” realizzato nell’a. s. 2007/2008 raccoglieva
il meglio dell’elaborazione psico – pedagogica degli anni precedenti
(psicologia umanistica, destrutturazione dell’aula, sistema formativo
integrato, ecc.) per costruire una comunità educante che coinvolgeva i
principali attori educativi (bambini, docenti, famiglie) e proponeva attività
scolastiche motivanti, suggestive e di alto valore educativo. Oggi la dizione
“senza zaino” rimanda alla sostituzione dei sussidi didattici e del materiale
didattico con strumenti informatici, software applicativi e prodotti digitali.Non si tratta di due progetti completamente diversi tra
di loro aventi solo un’apparente vicinanza terminologica. Ritengo si tratti
della possibilità di proseguire il progetto originario integrato dalle nuove
tecnologie didattiche.
Quadro
sintetico sugli studenti
Per avviare il Progetto va fatta una valutazione
diagnostica dei bambini della classe per conoscere approfonditamente la loro
personalità e la loro individualità.
La classe
composta da 10 alunni, 5 maschi e 5 femmine, tutti regolarmente
frequentanti, si presenta all’inizio dell’anno scolastico alquanto
eterogenea circa il possesso dei prerequisiti culturali, cognitivi e
linguistici specifici. Si rileva , inoltre, l’ambiente socio-familiare di
provenienza e il livello culturale della classe , che è medio-basso e si tiene
conto delle scarse sollecitazioni culturali, in relazione al possesso dei
prerequisiti. A tal proposito la si divide in tre fasce di livello:
- Un
gruppo di alunni evidenzia buone capacità intellettive e un impegno
discreto e adeguato alle loro capacità. Sono arrivati a scuola già esperti
nell’uso di telefonini, computer, tablet. Hanno sviluppato sensibilità,
stili di apprendimento, modalità di interazione interpersonale
completamente diversi da quelli tradizionali.
- Un
cospicuo gruppo, invece, possiede una sufficiente capacità di comprensione
e di rielaborazione dei messaggi; sempre guidati dal docente
nell’esecuzione del lavoro scolastico.
- La restante parte della scolaresca presenta, infine, una preparazione
alquanto lacunosa, necessitando la guida costante del docente.
. Metodologie e risorse
abitualmente utilizzate
Didattica multimediale e laboratoriale. Strumentazioni
tecnologiche e software che saranno descritti nel paragrafo sulla progettazione
dell’ambiente di apprendimento.
Il setting tecnologico
Per l’attività sono utilizzati vari ambienti della scuola: il laboratorio multimediale nella quale è
istallata una LIM con un efficace collegamento alla rete Internet e alla rete
locale.Macchine digitali, software di presentazione completano il setting tecnologico.
Descrizione della situazione di partenza
Il mio caso vede
come protagonisti diversi attori: me stessa, docente di italiano,
matematica,scienze,tecnologia nella classe ,gli alunni che frequentano la seconda classe,i genitori che dedicano e danno alla scuola
il loro tempo, le loro competenze lavorative, sussidi, materiali e soprattutto
concedono fiducia e disponibilità. gli
spazi adeguati e funzionali, l’angolo dei materiali logico – matematici gestito
autonomamente dai bambini, la disposizione degli arredi scolastici, le
metodologie prevalenti adottate (circle time e attività laboratoriali)
trasmettono un senso di operatività, autonomia, autoregolazione proficue e
produttive.
Obiettivi di apprendimento
Gli obiettivi di apprendimento sono quelli
individuati dalle nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo.
Descrizione dell’attività
Il progetto “Senza zaini” va inteso come
una sperimentazione che deve coinvolgere in più annualità tutti i soggetti
educativi, comprese le famiglie. Si devono ideare, progettare, organizzare e
realizzare percorsi formativi nuovi che promettono tanto, ma che presentano
criticità e presenteranno imprevisti che metteranno a dura prova gli
insegnanti.
La didattica multimediale verrà
implementata gradatamente. Ogni lezione verrà preparata da me ricercando e
selezionando in rete testi, filmati, immagini attinenti alle problematiche
didattico – educative programmate, da mostrare e discutere a scuola. Gli alunni
verranno condotti gradualmente, con opportuni stimoli ed aiuti, ad effettuare
autonomamente ricerche mirate ed uso ragionato dei dati trovati per affrontare
e vivere in modo nuovo le attività didattiche.
La progettazione dell’ambiente di apprendimento
La presentazione degli argomenti attraverso l’utilizzo
della Lim e di software di presentazione corredati da immagini e animazioni
accattivanti e soprattutto l’utilizzo della rete Internet permetterà agli
alunni di progettare ed elaborare un power point. Ciò consentirà loro di
sviluppare le proprie idee, presentandole con accuratezza a sé e agli altri, di
trovare, interpretare e scambiare informazioni, di organizzarle, di elaborarle,
di ritrovarle, di archiviarle e riutilizzarle.
La funzione della tecnologia
Non dobbiamo mai dimenticare che le nuove
tecnologie didattiche sono uno strumento, non una metodologia di insegnamento.
Il loro uso deve esaltare e facilitare la costruzione di un sistema personale
di ideali e valori. Accoglienza, senso di appartenenza, costruzione delle
competenze, autonomia di giudizio, capacità di auto orientamento, ecc. sono
stati e saranno sempre gli obiettivi di ogni intervento educativo da parte di
famiglie e insegnanti che non possono delegare a nessuno i loro obblighi
formativi.
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